Ecco una panoramica delle principali normative italiane sui DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento):
1. Legge 8 ottobre 2010, n. 170 –
"Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico"
È la legge quadro sui DSA in Italia. Riconosce ufficialmente dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia come DSA e stabilisce il diritto degli studenti a:
- diagnosi e interventi precoci, anche durante la scuola dell’infanzia;
- strumenti compensativi e misure dispensative;
- percorsi didattici personalizzati;
- supporto psicopedagogico e formazione degli insegnanti.
2. Decreto attuativo MIUR 12 luglio 2011 –
"Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA"
Definisce:
- modalità di redazione del PDP (Piano Didattico Personalizzato);
- uso di strumenti compensativi (es. sintesi vocale, mappe concettuali) e misure dispensative (es. riduzione del carico di lettura);
- ruolo della scuola, della famiglia e degli specialisti;
- importanza della formazione dei docenti e dei Tutor DSA.
3. Linee guida 2022 – Conferenza Stato-Regioni –
"Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA""Linee guida aggiornate per la diagnosi e la certificazione dei DSA"
Aggiornano i criteri diagnostici, includendo nuove indicazioni su:
- uso di test standardizzati;
- età minima per la diagnosi (non prima della fine della seconda primaria, ma è possibile osservazione precoce);
- composizione dell’équipe multidisciplinare autorizzata a rilasciare la certificazione.
4. Altre norme rilevanti –
- Legge 104/1992: pur non essendo specifica per i DSA, regola l’integrazione scolastica e sociale delle persone con disabilità. I DSA non sono considerati disabilità, ma possono rientrare in casi particolari con comorbidità.
- Nota MIUR 562/2019: chiarisce che il PDP può essere redatto anche in assenza di certificazione, sulla base di segnalazioni e osservazioni degli insegnanti.
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